La laurea in ingegneria elettrica è tra le più richieste nel campo tecnologico e offre interessanti sbocchi lavorativi, sia per chi vuole entrare immediatamente nel mercato del lavoro sia per chi desidera specializzarsi ulteriormente. In questo articolo analizziamo leifferenze tra ingegneria elettrica ed elettronica, il piano di studi, le prospettive di stipendio e le opportunità offerte dai corsi, inclusi programmi online riconosciuti dal MIUR e borse di studio disponibili.

Cosa si studia in Ingegneria Elettrica

Il corso di laurea in ingegneria elettrica si focalizza su temi legati alla produzione, trasmissione e utilizzo dell’energia elettrica, distinguendosi dall’ingegneria elettronica, che si concentra principalmente su circuiti e dispositivi a bassa potenza. Durante il percorso triennale, si affrontano materie di base come matematica, fisica, fondamenti di informatica e disegno tecnico. A seguire, il programma si amplia con elettrotecnica, macchine elettriche, sistemi di controllo, impianti e automazione. Secondo molti studenti, gli esami considerati più impegnativi sono quelli di analisi matematica, elettrotecnica e sistemi elettrici per l’energia [1]. La differenza fondamentale tra ingegneria elettrica ed elettronica riguarda dunque i settori di applicazione e la tipologia di dispositivi e sistemi studiati.

Perché scegliere oggi Ingegneria Elettrica

La transizione energetica e la digitalizzazione della società rendono sempre più centrale il ruolo dell’ingegnere elettrico. Aziende, enti pubblici e servizi legati all’energia sono costantemente alla ricerca di figure qualificate per la gestione di reti elettriche intelligenti, fonti rinnovabili, automazione industriale e sistemi di mobilità elettrica [2]. Secondo il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, le prospettive lavorative per chi consegue una laurea in ingegneria elettrica sono tra le più stabili e i livelli retributivi degli ingegneri elettrici risultano superiori alla media nazionale dei laureati STEM [3]. Investire in questo percorso di studi rappresenta quindi una scelta vantaggiosa, sia per la spendibilità del titolo sia per le possibilità di crescita professionale.

Vantaggi della formazione specializzata

Frequentare le migliori università per ingegneria elettrica, sia in presenza sia online tramite corsi riconosciuti dal MIUR, offre l’opportunità di accedere a programmi aggiornati e partecipare a open day o master con stage garantito. Queste esperienze, supportate anche da borse di studio, permettono di unire formazione teorica ed esperienza pratica presso aziende leader del settore. Molti atenei propongono corsi di specializzazione con rilascio di attestato, particolarmente utili per un rapido inserimento professionale. Oggi le competenze richieste vanno oltre la conoscenza tecnica degli impianti: sono fondamentali la progettazione con software specifici, la gestione di progetti innovativi e la padronanza di tematiche legate alla sostenibilità energetica.

Percorso: dalla laurea al mondo del lavoro

Il percorso tipico prevede il conseguimento della laurea triennale, superando eventuali test di ammissione, anche presso università telematiche riconosciute. Successivamente si può proseguire con la laurea magistrale in ingegneria elettrica: la scelta dipende dagli obiettivi professionali, come lavorare nella ricerca, nella progettazione o nella gestione di grandi sistemi energetici. Per agevolare gli studenti, esistono corsi con pagamento rateale, e il costo annuale può variare: da 1.000 a 3.000 euro negli atenei pubblici, fino a 8.000 euro nelle università private. Molti optano per corsi online riconosciuti dal MIUR, validi anche all’estero e spesso più flessibili.\n\nLe tematiche per la tesi spaziano dalle reti intelligenti (smart grid) alle energie rinnovabili e sistemi di accumulo, fino a settori interdisciplinari come elettromobilità e automazione industriale [4]. Anche i master con stage e i corsi di specializzazione offrono elevati tassi di placement e sono un valido ponte verso il mondo del lavoro.

Sfide e difficoltà da considerare

Il percorso in ingegneria elettrica può presentare alcune difficoltà. Gli esami considerati più complessi e la densità delle materie di base contribuiscono a un tasso di abbandono abbastanza elevato soprattutto nel triennio iniziale. È necessaria una forte motivazione, buona organizzazione e interesse sia per gli aspetti teorici che pratici della disciplina. Un’altra sfida importante è rappresentata dall’obbligo di aggiornarsi costantemente, in ragione del rapido sviluppo delle tecnologie digitali ed energetiche. Occorre inoltre considerare i costi complessivi, che includono libri di testo, strumentazione e, per chi studia lontano da casa, vitto e alloggio.

Strategie per affrontare al meglio il percorso

Per vivere con successo il percorso di studi è consigliabile partecipare agli open day delle facoltà di ingegneria elettrica per valutare piani di studio, opportunità di stage e borse di studio offerte dalle migliori università. Integrare le lezioni tradizionali con corsi online e piattaforme digitali può facilitare l’apprendimento di temi applicativi come domotica, reti intelligenti ed energie rinnovabili. Infine, lo sviluppo di soft skills come problem solving, comunicazione efficace e gestione delle risorse rappresenta un vantaggio concreto per distinguersi nel mercato del lavoro.